Ebbrezza distruttiva di una scimmia cappuccina
(2023)
Nel suo trattato sul gioco, Roger Caillois parla dell’istinto ludico che accomuna animali e uomini: quell’impulso ad afferrare e assaggiare, ma anche a rompere, sfidare, portare turbamento e disordine.
Come esempio di questo primitivo “piacere di fare a pezzi” cita una scimmia cappuccina, rapita dalla propria ebbrezza distruttiva.
Nella sinfonia di un mondo animale, vicino ma imperscrutabile, un sax contralto si trasforma in quella scimmia.
Armonizza i barriti degli elefanti e gli ululati dei lupi, risponde al canto degli uccelli e al sonar dei pipistrelli, si confonde col raglio di un asino e nei ronzii delle api — e, allo stesso tempo, li fa a brandelli con la propria potenza acustica.
Il sax sovverte l’utilità del richiamo in una pura esuberanza anarchica.
Sbraita da solo, senza sapere se ci sarà qualcuno a comprenderlo.
Un primate di ottone che gioca in un coro di bestie e porta con sé il turbamento della solitudine.
Performance per sax solo e animali
Durata: 30 minuti
Sound design
In collaborazione con
Costume
Alessandro Gambato
Noa Bonino
Ambra Accorsi